Protesi zigomatiche

Cosa sono?

L’ipoplasia malare, ossia il deficit di proiezione della regione zigomatica, a volte rappresenta un inestetismo importante, alterando la proporzione armonica del viso. Le protesi zigomatiche sono materiali alloplastici (sintetici) che vanno ad incrementare il volume e la definizione della regione zigomatica.

Che tipo di materiale si utilizza?

I materiali costituenti le protesi sono fondamentalmente di due tipi: silicone e polietilene al alta densità (Medpor). La differenza è sia nella consistenza sia nel posizionamento chirurgico. Mentre infatti le protesi in silicone devono essere inserite in “tasche” realizzate nei tessuti molli della regione zigomatica, le protesi in Medpor vengono invece poste a contatto con l’osso zigomatico e fissate ad esso con viti in titanio. Mentre le protesi in silicone con il tempo possono dislocarsi e spostarsi verso il basso seguendo la discesa gravitaria dei tessuti molli della faccia, la protesi in Medpor non può spostarsi perché ancorata all’osso.

In cosa consiste l’intervento?

L’intervento si esegue effettuando un’incisione all’interno della bocca, a livello del fornice gengivale superiore. Nel caso della protesi in silicone, essa viene inserita nei tessuti molli ed in genere fissata con un punto che fuoriesce all’esterno della guancia (che viene rimosso dopo qualche giorno). Nel caso della protesi in Medpor, essa viene fatta aderire all’osso sottostante e fissata con una o più viti in titanio.

Si può associare ad altri interventi?

Si. Frequentemente l’alterazione estetica facciale non riguarda solo la regione zigomatica, ma si può associare ad alterazione estetica del naso e della regione mascellare e mandibolare. Può essere allora associata a chirurgia ortognatica, e settorinoplastica. In generale con la combinazione di più interventi si tende a migliorare soprattutto il profilo del paziente. In questi casi si può parlare di “profiloplastica”.

Quanto dura la degenza post-operatoria?

La dimissione è di solito possibile già il giorno successivo all’intervento. E’ necessario assumere antibiotici specifici per una settimana per evitare infezioni del materiale protesico. I punti di sutura endorali vengono solitamente rimossi dopo circa dieci giorni. L’edema (gonfiore), un lieve arrossamento, piccoli ematomi e una riduzione momentanea della sensibilità della regione della guancia, sono conseguenze comuni dell’intervento, ma si risolvono spontaneamente in qualche giorno.